Resta sintonizzato

Attualità

Sea Watch 3 e Carola Rackete: l’amarezza di un figlio di un ufficiale della GdF

Pubblicato

il

Sea Watch 3 e Carola Rackete: l’amarezza di un figlio di un ufficiale della GdF

Prima che esponente politico, sono figlio di un ufficiale della Guardia di Finanza. Sono cresciuto con pane e regole. Regole da onorare, sempre e comunque. Mio padre mi ha insegnato a rispettare la divisa e le leggi, mi ha insegnato che ogni azione contraria alle norme provoca una conseguenza. E sono gli stessi principi che sto trasmettendo a mio figlio.

Sono commosso ed amareggiato per le vicende degli ultimi giorni. Ho sentito parlare della Sea Watch 3 e del suo ammiraglio Carola Rackete e ogni volta mi pongo una semplice domanda: Cosa sarebbe successo a me se avessi forzato un posto di blocco della Guardia di Finanza, infrangendo una o l’altra prescrizione normativa? Governare un Paese è difficile, ancora di più lo diventa quando la commistione del potere giurisdiziale con quello politico trascina il Paese in quella che può essere definita una CONFUSIONE TRA I POTERI DELLO STATO. Ognuno dovrebbe rispettare ed onorare il proprio ruolo, svolgendo in maniera imparziale i propri compiti. 

Dal mio punto di vista l’Italia dovrebbe gestire in maniera globale la situazione.

Bisogna eliminare gli interessi economici che sono alla base di questo flusso migratorio costante e senza fine, grazie anche l’aiuto dell’Unione Europea, che non può solo restare a guardare.

Solidarietà ai migranti che scappano da guerre, soprusi e violenze di ogni tipo.

Altrettanta solidarietà a Matteo Salvini, oggi chiamato a gestire problemi che per molti anni sono stati abbandonati nel grande calderone delle cose irrisolte.

Solidarietà per le donne e gli uomini della Guardia di Finanza che con grande lealtà e dignità vestono una divisa importante e ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per far rispettare le leggi”.

Danilo D’Angelo

Consigliere comunale “Casagiove nel cuore”

Attualità

Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

Pubblicato

il

Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

Continua a leggere

Attualità

Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

Pubblicato

il

La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

Continua a leggere

Attualità

Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

Pubblicato

il

Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy